Dove essere pensionati conviene
Di solito partono per non tornare. Parallelamente alla fuga dei giovani cervelli italiani, è in atto quella dei pensionati che decidono di lasciare l’Italia per trasferirsi all’estero dove la loro pensione vale di più.
La tendenza è confermata dall’Inps che spedisce ogni mese 470 mila pagamenti all’estero.
Nella maggior parte dei casi la destinazione degli assegni è rappresentata da quelle nazioni in cui gli italiani sono emigrati in passato senza rinunciare, però, alla cittadinanza, e quindi Canada, Argentina, Australia, ma anche Svizzera, Germania e Belgio.
Ma il dato davvero interessante è quello registrato negli ultimi anni: sono oltre 36 mila i pensionati che hanno lasciato il Paese tra il 2003 e il 2013, e 5435 quelli che l’hanno fatto solo nel 2014.
Le mete preferite sono la Costa Rica, la Thailandia, la Tunisia, la Bulgaria e le Canarie.
Vediamo tutto quello che c’è da sapere prima di partire.
– Se il pensionato mantiene la residenza italiana, dovrà pagare qui le sue tasse, se invece risulta residente all’estero per almeno 183 giorni all’anno sarà soggetto al fisco dello Stato dove risiede.
– Se la nazione scelta è tra quelle convenzionate con l’Italia per evitare la doppia imposizione, il pensionato può ottenere una detassazione totale o parziale della pensione.
– Per ottenere l’assistenza sanitaria nei Paesi Europei, in Svizzera, in Islanda, in Norvegia e in Liechtenstein ( Spazio economico europeo) bisogna trasferire la residenza nello Stato estero e compilare il modello S1 che si scarica sul sito del Ministero della salute e va presentato all’ufficio assistenza sanitaria all’estero.